giovedì 14 aprile 2011



Questa sono io vista da Desi mentre facciamo i laboratori di scrittura creativa a La Grande Fabbrica delle Parole.

Il laboratorio è fantastico, i bambini bravissimi!
Mi rendo conto con sempre maggiore consapevolezza di come l'infanzia, come intuì molti anni fa Flannery O'Connor, sia la vera ricchezza di ognuno di noi, il posto dal quale prendiamo sempre quando scriviamo.
Più si diventa grandi più è difficile trovare quel posto. Per alcuni si tratta di una stanza. Per altri di un pozzo profondo. Nel primo sarà difficile entrare, ma poi quando si è dentro il luogo diventa familiare. Per il pozzo è diverso. C'è chi ci entra e non riesce più a uscire. Uno tra questi, mi sembra ora che ci penso, è probabilmente Haruki Murakami. O forse sono io che quando leggo i suoi libri ho la sensazione di entrare nella parte più buia non della sua infanzia, ma della mia. Come se le sue visioni adulte avessero qualcosa a che fare con le mie visioni infantili.